DUE UOMINI IN BARCA

SCRITTO DA P.BENASSAI E A. PANDOLFO

TRAMA

I due, alle prese con una battuta di pesca notturna, all’interno di una fatiscente imbarcazione presa in prestito, hanno due caratteri diversi: forte quello di Vito e timido quello di Paolino, che non è convinto di questa escursione, apparentemente accettata per accontentare l’amico.

In attesa di prendere un numero smisurato di pesci, i due mattatori esprimono una serie di riflessioni che, per via dei contenuti e dei risvolti comici, sulla terra ferma non avrebbero mai esternato: Paolino narra le sue vicissitudini familiari ed economiche e Vito si lascia prendere per mano da una improvvisa vena poetica che il mare aperto gli alimenta.

Non appena la discussione affronta temi forti, ecco arrivare l’argomentazione grottesca o la battuta comica, nonché un invito per il pubblico a salire sulla barca per farsi coinvolgere in questo costante ondeggiare tra il serio e il faceto.

Lo scafo su cui i due navigano si trasforma spesso in una sorta di baule dal quale tirano fuori in continuazione oggetti di scena. Lo spettacolo non risulta statico: l’imbarcazione naviga agile, dietro le note di accattivanti musiche, grazie agli esperti scenografi, Roberta Madonia e Vittorio Ienna, che l’hanno realizzata.


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